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Don Carlo ha salutato la comunità di Sassuolo

Domenica 24 settembre don Carlo Menozzi, insieme ai suoi confratelli sacerdoti don Patrick, don Andrea, don Nicola e don Daniele, ha invitato tutti i parrocchiani dell'unità pastorale di Sassuolo per il loro saluto alla comunità.




Durante la santa messa in Piazzale della Rosa, don Carlo ha salutato i presenti con queste parole:

Qualche giorno fa un giovane mi ha provocato chiedendomi cosa pensavo di aver lasciato a Sassuolo e cosa Sassuolo aveva lasciato a me… La risposta più istintiva e immediata, alla seconda parte della domanda, è stata: la gratitudine per la mia vocazione alla vita sacerdotale.
Il mio grazie a voi, in questo giorno di saluto, si vuole concentrare su questo: da voi mi sono sentito accolto, voluto bene, valorizzato, stimolato, coinvolto in tante cose e questo mi ha davvero fatto rendere grazie, ogni giorno, della mia vocazione. Mi avete aiutato (dai più piccoli ai più grandi, dai confratelli sacerdoti e suore, ai laici, agli sposi, dai più sani, agli ammalati) a scoprire la bellezza dell’essere prete in una comunità parrocchiale, in tutte le sue sfaccettature: mi avete aiutato, attraverso il vostro esempio, la vostra testimonianza, nelle situazioni che abbiamo affrontato insieme in nove anni, a guardare un po’ più la realtà con gli occhi di Gesù, con la pazienza di Gesù, la sua curiosità, la sua misericordia, il suo stupore, la sua capacità di ascolto e vicinanza nella quotidianità.
Vi chiedo scusa se ho dato un po’ di scandalo (con il mio animo a volte un po’ troppo ballerino)… Sono consapevole che ho ancora tanto da camminare nel mio cammino di Fede, e infatti, il vescovo mi ha mandato nelle Terre del perdono, ma sono più che grato a Dio di questi nove anni a Sassuolo e so che ne potrò fare tesoro.
Tutta questa gratitudine è naturalmente direttamente proporzionale al dolore per il distacco da ognuno di voi, ma quel briciolo di Fede, speranza e carità che ho, mi hanno fatto dire il mio sì a Gesù, che attraverso il vescovo mi ha chiesto la disponibilità per un’altra missione. Quel giorno, tra l’altro, il Vangelo nella messa riportava le parole di Gesù: “Non state con l'animo in ansia: il Padre vostro sa di cosa avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.” Per questo, con grande libertà di cuore, che non veniva di certo da me, gli scrissi: certo che Dio mi saprà sorprendere anche in questo nuovo inizio e sicuramente non mi lascerà solo nella nuova missione che tramite lei mi affida… con il desiderio di poter continuare a testimoniare a nuovi volti che la vita cristiana in comunione con Gesù è più bella… mi rendo disponibile per la “Terra del perdono”, sapendo di poter contare sulla vostra preghiera.
Pertanto in questi mesi e settimane ho offerto le mie lacrime perché i giovani in discernimento possano comprendere e accogliere con gioia e fiducia la vocazione a cui Dio li chiama e perché chi ha già fatto scelte definitive nella sua vita possa rimanere con gioia fedele al suo sì… aiutatevi e sostenetevi, ogni giorno, in questo scoprire e custodire la vostra vocazione all’amore e alla felicità: è il regalo più bello che avete fatto a me e che potete farvi gli uni agli altri, per questo è la Grazia che chiedo per voi, salutandovi e dicendovi il mio grazie colmo di stima e commozione.



(Nel saluto i cinque sacerdoti di Sassuolo indossano la maglia della squadra del Sassuolo)


Ora, un'altra festa e altre emozioni attendono don Carlo: l'appuntamento sarà il suo ingresso nella nostra unità pastorale venerdì 29 settembre con inizio alle ore 20:15 a San Polo nella chiesa del Castello.


A presto, don Carlo!



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