Nella serata di venerdì 29 settembre, don Carlo Menozzi ha fatto il suo ingresso nella nostra unità pastorale. La presenza dell'arcivescovo S. E. Mons. Giacomo Morandi, delle autorità civili e militari, unitamente ai numerosi sacerdoti, ai diaconi, accoliti, ministranti e naturalmente ai tanti fedeli provenienti da ciascuna delle nostre 14 parrocchie, ha reso ancora più solenne questo evento, celebrato nella chiesa del Castello di San Polo. Presenti, naturalmente, anche i collaboratori di don Carlo: don Paul Poku, don Franco Rossi e mons. Pellegrino Tognoni, e i diaconi Dino Fracassi e Giosuè Ilardo.
Il ritrovo è stato fissato alle ore 20:15. I due sindaci di Canossa e San Polo, Luca Bolondi e Franco Palù, accompagnati dai rispettivi Gonfaloni comunali, hanno espresso il loro saluto di benvenuto al nuovo parroco, alla presenza anche del Vescovo. Don Carlo ha ringraziato, iniziando così a tessere importanti relazioni nella comunità locale. Era presente pure il maresciallo capo Giovanni Tondo, comandante della stazione dei Carabinieri di San Polo e Canossa, con rappresentanti della Polizia locale.
Successivamente, ha avuto inizio la cerimonia all'interno della chiesa del Castello, introdotta da una solenne processione.
Dall'ambone, il Vicario Mons. Giovanni Rossi ha letto all'assemblea il Decreto di nomina. In seguito, il Vescovo ha invocato "lo Spirito del Signore sul nuovo parroco, perché con l'aiuto delle famiglie e dei giovani, la preghiera degli anziani e degli ammalati, possa accompagnare il cammino di fede della comunità, chiamata a portare a tutti la gioia del Vangelo".
Il vescovo Giacomo ha presieduto la prima parte della celebrazione, in cui sono stati celebrati i riti esplicativi, attraverso dei segni che è bene richiamare per l'edificazione anche dei fedeli:
l'evangeliario per l'insegnamento della Parola di Dio
la stola viola, segno del ministero della confessione
l'Olio degli Infermi per la cura dei malati
l'Olio dei Catecumeni e del Sacro Crisma per i sacramenti
la chiave del tabernacolo per la custodia del Santissimo Sacramento
l'acqua santa per la benedizione del popolo di Dio.
Molto toccante per tutti è stato il momento in cui il vescovo ha invitato don Carlo a sedersi alla sede dello scranno, segno dell'autorità del parroco: nei volti di tutti è nato un sorriso reverente e affettuoso e anche don Carlo ha espresso la sua gioia che ha dato origine a un generoso applauso.
Don Carlo ha, quindi, presieduto la santa messa, concelebrata da numerosi sacerdoti. I canti, con voci e strumenti espressione dell'intera unità pastorale, hanno animato la liturgia, molto curata.
Nell'omelia, il parroco si è rivolto ai fedeli iniziando con queste parole:
Celebriamo questo nostro inizio di cammino insieme, cari amici delle comunità parrocchiali dell’UP “Terre del perdono” nella festa dei tre Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele.
Pensando alla figura dell’Angelo nella storia della salvezza, potrei comprendere meglio cosa significa per me questo nuovo inizio da parroco, ma credo che questa festa possa dire qualcosa ad ognuno di noi.
e ha proseguito evidenziando due caratteristiche dell'angelo:
creatura che sta davanti a Dio, orientata verso Dio
messaggero di Dio
Ha poi aggiunto:
In questo senso, che bello che sarebbe, se anche noi diventassimo angeli gli uni per gli altri, angeli che si correggono fraternamente dalle vie sbagliate che a volte si possono intraprendere, per riorientarci sempre di nuovo verso Dio. Naturalmente, perché questo possa accadere, occorre che per primi noi stessi siamo uomini di Dio, viviamo orientati verso Dio.
Al termine della liturgia, a nome delle comunità della nostra unità pastorale, è stato rivolto a don Carlo un caloroso saluto di benvenuto. Queste le parole iniziali:
Carissimo don Carlo, benvenuto nell’Unità Pastorale Terre del Perdono, composta dalle parrocchie di Borzano, Casale, Canossa, Ceredolo de' Coppi, Ciano, Compiano, Grassano, Monchio delle Olle, Pianzo, Roncaglio, Rossena, San Polo, Selvapiana e Vedriano
Il Santo curato d’Ars diceva: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare a una parrocchia”.
Questa sera – con il cuore pieno di gioia – siamo qui riuniti intorno all’altare, per innalzare la nostra comune preghiera di ringraziamento per il dono del nuovo Pastore che la Provvidenza, attraverso la volontà del nostro Vescovo Giacomo, ci ha donato. Per questo dono esprimiamo tutta la nostra gratitudine.
Nel fondo di questa pagina, si allega il testo integrale anche del saluto di benvenuto.
Infine, nel momento della firma sul Verbale di Nomina, quando i rappresentanti di ciascuna delle 14 parrocchie, uno alla volta, hanno posto il proprio nome, abbiamo toccato con mano che in questa “estesa casa comune”, che è la nostra unità pastorale, siamo veramente in tanti!
Al termine della celebrazione in chiesa, a cui hanno partecipato anche i familiari di don Carlo ed ex-parrocchiani di Sassuolo, tutti i presenti si sono recati all'Oratorio Helder Camara di San Polo per continuare la festa in un bellissimo momento conviviale.
Nonostante l’ora tarda, erano davvero numerose le persone convenute. È stata una bellissima occasione per don Carlo per cominciare a conoscere tanti di noi, per associare nomi, volti e parrocchie di provenienza, per scambiare due parole con famiglie, bambini, ragazzi e anziani.
Nell’ottica di favorire la comunione all’interno della nostra grande unità pastorale, don Carlo ha espresso anche la volontà di incontrare e conoscere i vari parrocchiani direttamente nelle loro realtà, attraverso la celebrazione della messa domenicale, che verrà calendarizzata sugli avvisi settimanali.
Auguri, don Carlo! Il Signore guidi il suo ministero fra noi e la Beata Vergine Maria di Pontenovo protegga lei, i suoi cari e tutti noi!
Allegati:
- Saluto di ingresso alle comunità dell'unità pastorale Terre del Perdono, da parte di don Carlo, pubblicato sul foglio degli Avvisi settimanali
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