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"Sinodo: chiesa in ascolto" e accoglienza a padre Renato Comastri

Come programmato per le celebrazioni del 13 del mese, il 13 giugno 2022 si è tenuta a Compiano la recita del santo Rosario a cui ha fatto seguito la santa Messa. Accanto a don Bogdan e a Giosuè, futuro diacono, erano presenti anche don Stefano Borghi, direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, e padre Renato Comastri, originario di Monchio e missionario dehoniano, tornato dal Mozambico per un periodo di riposo. Entrambi sono accomunati dalla devozione a Sant'Antonio, celebrato il 13 giugno: a questo santo è dedicata sia la parrocchia reggiana di don Stefano che la diocesi mozambicana di padre Renato.



Don Stefano, durante l'omelia, ha dato il proprio contributo al nostro cammino sinodale, sul tema "Sinodo: chiesa in ascolto". Ci ha invitato ad ascoltare la Parola, che può aiutarci a rileggere la nostra vita. Ha ricordato che papa Gregorio Magno affermava che la Scrittura cresce insieme al lettore. È sempre attuale e ci aiuta a cogliere nuove direzioni in cui camminare.

Ci ha poi anche esortato ad ascoltarci tra di noi e ad unire alla preghiera l'ascolto, perché anche attraverso gli altri lo Spirito parla a noi.

Cerchiamo, dunque, di vivere in profondo ascolto, nella concretezza della nostra vita e della nostra comunità in cui ci troviamo a vivere.


Durante le preghiere dei fedeli, si è pregato anche per padre Renato e abbiamo ringraziato il Signore per il suo ritorno tra noi. Abbiamo pregato per lui, per i cristiani del Mozambico e perché in quel paese torni la pace, come in ogni angolo della terra. Tra i defunti si è anche ricordato padre Giuseppe Zanetti, originario delle nostre terre e pure missionario in Mozambico, che in quel paese ha terminato la sua vita terrena e vi ha trovato sepoltura.


Al termine della liturgia eucaristica, padre Renato ha ringraziato per l'accoglienza e le preghiere e ha aggiornato i presenti della sua nuova sede di missione: non più Quelimane, ma Maputo, la capitale del Mozambico, distanti circa 1500 chilometri. Ha infine condiviso di aver compreso il significato del nome della nostra unità pastorale "Terre del Perdono", alla luce del brano di vangelo letto durante la santa messa.


Ecco un breve video a documentazione della serata:







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